LAGO MAGGIORE TRA LEGGENDE E CURIOSITA’

L’eremo di Santa Caterina del sasso
L’Eremo di Santa Caterina fu fondato da Alberto Besozzi, un ricco mercante che invocò l’aiuto Santa Caterina d’Alessandria durante un naufragio, facendo voto di penitenza qualora si fosse salvato. Il mercante si salvò e si ritirò a vivere in quel luogo dove ottenne un’altra grazie dalla santa, ovvero contrastare la peste che aveva colpito le zone circostanti. Per la grazia ricevuta venne costruita una piccola cappella che custodiva i resti di Santa Caterina d’Alessandria sul Sinai. Alla sua morte, nel 1205, Alberto venne sepolto accanto alla cappella di Santa Caterina, ed in seguito venne proclamato Beato.
Nel corso dei secoli la struttura dell’edificio venne ampliata notevolmente e abitata da diversi ordini monastici, attualmente l’eremo è di proprietà della Provincia di Varese, che ha provveduto al restauro e affidato la struttura ai Benedettini.
La regina della neve e il fantasma di Barbara Visconti
La regina della neve era una donna bella che viveva in solitudine sul monte Capio circondata da dirupi e dalla natura selvaggia. Un giorno un cacciatore che si innamorò di lei cercò di raggiungerla sul monte ma cadde e morì. Le lacrime della regina divennero così, ruscelli che sono ancora visibili sia dal monte che dal lago.
La giovane Barbara Visconti, figlia di Alberto Visconti si innamorò di un nobile e valoroso giovane, tale Matteo de Grandis che venne ospitato nel Castello del Pozzo per fronteggiare i Savoia che erano in guerra col ducato di Milano.
I due giovani si innamorarono, ma quando il capitano fu richiamato in guerra da Galeazzo Maria Sforza, Barbara cadde in un profondo stato di depressione e cercò di fuggire dal castello. Il Padre per evitare la fuga la rinchiuse nella torre più alta del castello. La giovane attese invano il ritorno del suo amato e alla fine si lasciò morire consumata dal dolore per l’amor perduto.
Pare che ancora oggi l’anima di Barbara Visconti aleggi con pianti e lamenti per le stanze del castello.

La regina della neve e il fantasma di Barbara Visconti
La regina della neve era una donna bella che viveva in solitudine sul monte Capio circondata da dirupi e dalla natura selvaggia. Un giorno un cacciatore che si innamorò di lei cercò di raggiungerla sul monte ma cadde e morì. Le lacrime della regina divennero così, ruscelli che sono ancora visibili sia dal monte che dal lago.
La giovane Barbara Visconti, figlia di Alberto Visconti si innamorò di un nobile e valoroso giovane, tale Matteo de Grandis che venne ospitato nel Castello del Pozzo per fronteggiare i Savoia che erano in guerra col ducato di Milano.
I due giovani si innamorarono, ma quando il capitano fu richiamato in guerra da Galeazzo Maria Sforza, Barbara cadde in un profondo stato di depressione e cercò di fuggire dal castello. Il Padre per evitare la fuga la rinchiuse nella torre più alta del castello. La giovane attese invano il ritorno del suo amato e alla fine si lasciò morire consumata dal dolore per l’amor perduto.
Pare che ancora oggi l’anima di Barbara Visconti aleggi con pianti e lamenti per le stanze del castello.
Leggenda sul Lago di Monate
Il Lago di Monate pare essersi formato nell’era glaciale, ma anche riguardo alla sua nascita troviamo una leggenda.
Si narra che una fanciulla di Osmate di nome Bianca respinse un giovane feudatario della zona che si vendicò condannando la giovane e la madre a non avere più acqua da bere.
Bianca chiese pietà al feudatario ma questi rimase sulle sue posizioni e le negò l’acqua. Così Bianca si chinò all’ingresso del palazzo del giovane e lo maledisse a gran voce.Il cielo ascoltò le parole di Bianca e dopo una notte di interminabile pioggia, al mattino era nato il Lago di Monate.